MUSICA, VITA ED ALTRE AMENITÀ


22.9.06

Ascolti della settimana (15-22 settembre)

Solo musica un'altra volta, e chiedo scusa, ma non è che abbia fatto molto altro se non studiare (in modalità negro), questa settimana. In compenso ho trovato un bel po' di dischi fighi, che mi hanno sorpreso e probabilmente mi spingeranno a esplorare nuovi settori e a rispolverarne di vecchi.

Supersister: Present from Nancy (1970) 7,5/10
Come sia possibile che questi olandesi, nel 1970, abbiano pubblicato un album che trasuda Canterbury da ogni poro mi risulta del tutto oscuro. I primi dischi a canonizzare lo stile sono proprio di quell'anno, ed è davvero bizzarro che, tutto sommato indipendentemente (anche se certo avranno ascoltato i primi Soft Machine, il primo disco dei Caravan, Kevin Ayers), i Supersister siano arrivati a risultati così simili. E altrettanto validi, fantasiosi e personali: i Supersister si collocano nella vena del jazz-rock strumentale, con sperimentazioni free-form vicine a quelle degli Egg, senza però mai perdere di vista l'impatto melodico. Basso iper-saturo alla Hugh Hopper, metri improbabili e stranianti e le tastiere che assumono un ruolo di tutto rispetto in un genere che solitamente le pone in secondo piano. Sound impeccabile, dinamico e vitale, brani estremamente a fuoco e un po' di quella sano spirito stralunato e giocoso della psichedelia inglese. Piacevolissimo, e anche qualcosa di più.

Shadowfax: Watercourse Way (1976) 7/10 (R)

Atoll: L'Araignée-Mal (1975) 8/10
Dopo un primo album ancora ingenuo, mal prodotto e ancorato agli standard, i francesi Atoll pubblicano nel 1975 un capolavoro del tutto inatteso. Nell'anno che intercorre tra i due lavori, devono aver consumato i dischi della Mahavishnu Orchestra, perche' il loro progressive sinfonico si e' magicamente tramutato in una macchina jazz-rock dalla carica propulsiva devastante. Alle atmosfere e le melodie tipiche del progressive di derivazione genesisiana si fondono dunque jam furiose di chitarra e violino, possenti groove di basso, tastiere assolutamente funky e una batteria incontenibile ed ipercinetica. Mossa azzardata e potenzialmente pericolosa, ma il risultato e' sorprendente e evita del tutto la pomposita' e l'autoreferenzialita' che una formula del genere sembrerebbe destinata a portare con se. Spicca la suite "L'Araignée-Mal", ma ancora più strepitosa è la versione live (forse una bonus track) di "Cazotte no. 1", con fiati free e travolgenti vortici di improvvisazione. Davvero uno dei migliori dischi progressive che abbia sentito.

Jon Hasell & Brian Eno: Fourth World Volume 1: Possibile Musics (1980) 7,5/10 (R)

Brian Eno & David Byrne: My Life in the Bush of Ghosts (1981) 9/10
Mai amati più di tanto i Talking Heads, ma in questo disco tutto quello che riesco ad apprezzare di loro è portato all'ennesima potenza. Tra groove di basso iper-funkeggianti, loop ritmici, sample vocali e onnipresenti accenti etnici Byrne e Eno tiran fuori davvero il meglio della loro arte. E in "Regiment" ci si mette pure il buon Fripp... Sarà un disco fondamentale, pietra d'angolo della world music e tutto quanto, ma è soprattutto una raccolta coesissima di pezzi affascinanti, coinvolgenti e meravigliosi.

Jackie-O Motherfucker: Flags of the Sacred Harp (2005) 7/10 (R)
Ho scaricato anche altri loro dischi, che non ho ancora sentito, ma questo mi è piaciuto assai e lo sto ascoltando da due settimane. Mi ricorda molto i Godspeed You Black Emperor!, e mi pare di capire che in qualche modo le due formazioni siano legate. Folk dilatato, svuotato, trasformato nella descrizione di malinconiche giornate di pioggia passate a guardar fuori dalla finestra e perdersi via col pensiero. E i deliri psichedelico/rumoristi in cui i brani indulgono sono la colonna sonora perfetta per questi trip autunnali.

Isis: In the Absence of Truth (2006) 7/10 (R)

Kayo Dot: Choirs of the Eye (2001) 8,5/10
L'ultimo "Dowsing Anemone with Copper Tongue" è un gran bel disco, "Leaving Your Body Map" è ottimo, ma questo "Choirs of the Eye" è proprio un capolavoro. Volendo fare uno di quei bei paragoni che lasciano il tempo che trovano, dirò che è così che avrebbero suonato i Talk Talk se avessero fatto metal. "Metal" per modo di dire, poi, visto che qua è tutto talmente dilatato e arricchito di tessiture che le (rare) possenti schitarrate suonano al rallentatore, e il growl sussurrato prende un aspetto mai così umano. Pezzi suggestivi, carichi di costernazione, del tutto privi di struttura. Bene o male è post-rock (post-metal) ma in maniera del tutto originale anche rispetto agli altri artisti che abbiano fuso sonorità pesanti e dilatazioni "post". "Before you play two notes learn how to play one note - and don't play one note unless you've got a reason to play it".

Time of Orchids: Sarcast While (2005) 7,5/10 (R)
Una delle cose più strampalate che mi sia mai capitato di ascoltare. Per mesi e decine di ascolti mi è sembrato qualcosa di totalmente sconnesso: spazzcore suonato con la chitarra acustica (con l'ampli al massimo per far "sgranare" il suono), dissonanze, synth e cori eterei, melodie e arpeggi da Genesis o Yes, onnipresenti echi dei primi King Crimson. Ora, pian piano, inizio ad abituarmici, a intuirne e comprenderne la struttura. Probabilmente uno dei pochi dischi davvero "progressive rock" di questi anni, e sicuramente appartenente alla categoria di album il cui interesse risiede già nel "percorso di avvicinamento" che richiedono. Originalissimo e impenetrabile.

A Certain Ratio: To Each... (1981) 8,5/10
Andavo alla ricerca degli ispiratori del sound chitarristico tanto in voga tra Bloc Party e amici, e mi sono imbattuto in questo disco clamoroso che mi ha lasciato folgorato. In un ibrido irrancidito tra Pop Group, Joy Division e Tuxedomoon, basso funk, ritmi dispari e meccanici, litanie alla Ian Curtis e fraseggi trombettistici free creano atmosfere da olocausto post-atomico, più industriali dell'industrial, più dark del dark. E con un "tiro" ritmico assolutamente irresistibile. Dritto tra i miei preferiti della sua decade.

Gang of Four: Entertainment! (1979) 8/10
Orange Juice: The Glasgow School (compilation, 2005) 7,5/10
The Complete Stone Roses (compilation, 1995) 7/10

1 comment:

lyxor said...

Gang of Four: Entertainment!

<<< *_*