MUSICA, VITA ED ALTRE AMENITÀ


25.6.06

Odio Giugno

Uh, io non posto dal concerto dei Tool e non ho ancora detto com'è andato. Vabbé, non c'è molto da scrivere: benissimo. E' stato maledettamente emozionante e coinvolgente anche se per vedere qualcosa mi sono rifugiato in una posizione un po' defilata, sulle gradinate, piuttosto che restare nel mucchio in piedi davanti al palco, che senza dubbio avrà sentito meglio. 40 euro ma li rispenderei domani (se potessi). Sono dei fighi e soprattutto sono un Gruppo con la "G" maiuscola: mai visti musicisti e cosi' coesi, con un rapporto così fraterno come quello che hanno mostrato nei pochi "momenti buchi" del concerto. Però Maynard ha 40 anni e passa e con la cresta è un po' ridicolo. [La Foto è un bluff, è di Coachella]

Dal concerto me ne torno a casa con due magliette, una blu e una rossa, tanti ricordi (spero) indelebili e un 10/30 (LOL) allo scritto di geometria differenziale del giorno dopo. No no, non è colpa dei Tool, casomai di Tremonti che ho incrociato la mattina uscendo dalla stazione.
Questa bella mazzata ha fatto sì che abbia dovuto stravolgere tutte le mie tabelle di marcia, ed è poi il motivo per cui non ho scritto in questi giorni e ho davvero poco da scrivere anche ora, perfino nella playlist of the week. Devo preparare due esami contemporaneamente in una settimana, quindi in questi giorni la mia vita consiste nello studiare otto ore al giorno e poco altro.

Unico fatto degno di nota: l'altroieri il mio gatto (si chiamerebbe "Bigio", ma correntemente il suo epiteto più in voga è "Il Povero Bombo") è stato operato per un bozzo tumorale sul fianco e ora ha cinquanta punti metallici addosso e sembra il mostro di Frankenstein. Io mi immagino la sensazione di sto sfigato che il giorno prima stava benissimo, tutto normale, e la mattina dopo si sveglia tutto pelato su un fianco, mezzo squartato, con tutto quanto che gli fa male e la mobilità ridottissima. Dev'essere tipo svegliarti in un vicolo che ti manca un rene, solo che lui cosa sia successo non riesce nemmeno a immaginarlo. Povero Bombo.
Che altro dire? L'altro giorno mia mamma ha preso a noleggio quella che riteneva fosse una delle sue solite commediole americane, che invece si è rivelato un film assolutamente delirante e decisamente meritevole. "Me and You and Everyone We Know". E' americano ma giuro che all'inizio mi sembrava impossibile. Intendiamoci, nel film non c'e' una persona normale che sia una, sono tutti minimo svampiti da far paura, ma cavolo, paradossalmente con un film così uno si rende conto che anche gli americani possono essere persone normali. Non ci sono quelle pisciate americane sulla famiglia, il matrimonio, il college, i mall, la metropoli, il ranch dello zio e ste cose che bene o male ritrovi dappertutto, di qualunque genere e qualità sia il film. No, davvero si ha a che fare con un'America che è molto più Europa di quanto abbia mai immaginato, fatta di famiglie spezzate ma senza drammi e diseredamenti, modesti negozi di scarpe, gente che prova a dare una svolta alla sua vita ma senza la "grande America" a fagocitarlo o dargli la spinta. Film stranissimo, stralunato, ha una storia ma più che altro va letto come un insieme di frammenti, dialoghi surreali, inquadrature, luci e colori assieme "indie", minimali e affascinanti. E la colonna sonora, avrei giurato fosse tipo dei Matmos dei Mùm o giù di lì, invece è del compositore che ha fatto anche quella di Donnie Darko (come delirio della trama siamo lì, ma Donnie Darko è l'America, questo no) e ora la sto scaricando.
La genialata più geniale la scrive il bambino di sei anni in chat: "Voglio fare la popò avanti e indietro. Io faccio la popò nel buco del tuo sedere e poi tu la rifai nel buco del mio. E continuiamo a fare avanti e indietro con la stessa popò. Per sempre".

1 comment:

Gamber said...

Ma non si chiamava Fisso? :P