MUSICA, VITA ED ALTRE AMENITÀ


13.5.06

This is our prog rock

Il tanto atteso concerto degli A Silver Mount Zion (che ora si fanno chiamare "Thee Silver Mount Zion") è infine giunto. Ore 23:15: dopo tre quarti d'ora dall'orario preventivato, i sette salgono sul palco (nel frattempo, però, il DJ si è dato da fare, mettendo su i Neu! e gli Husker Du, che per l'occasione mi son perfino piaciuti). Sì, sette: due chitarre, due violini, batteria, contrabbasso e violoncello. In realtà il batterista ogni tanto passa alla chitarra acustica, uno dei due chitarristi fa pure da cantante principale, e tutto il gruppo collabora alle parti vocali quando necessario.
Non c'è che dire: live spaccano di brutto. Molto di più che su disco, dal cui ascolto devo dire non ero mai riuscito a togliermi l'idea che fossero sostanzialmente dei Godspeed You Black Emperor! versione lite. A sentirli lì, invece, a mezzo metro dal palco in quel buco che è lo Zero di Azzano, l'effetto è tutto un altro. Tanto per cominciare, se i GYBE! facevano composizioni, pezzi, brani, gli ASMZ fanno canzoni, belle e buone. Canzoni che lasciano ampio spazio alle parti puramente strumentali, canzoni dilatate, lunghe decine di minuti, ma assolutamente centrate sulla voce. Anzi, sulle voci: ora quella straziata del cantante (che non si sa se veniva "dal cuore", era tutta scena, o era sintomo dell'evidente raffreddore), ora quelle di tutto il gruppo, unite e intrecciate in struggenti acappella.
Sorprendentemente, la musica degli ASMZ è in grado non solo di emozionare, trascinare, coinvolgere e di affascinare con la bellezza delle armonizzazioni, ma anche di esaltare per la dinamicità della batteria e sorprendere con ritmi abbondantemente ballabili (peccato che a questi concerti accennare il più lieve segno di cedimento "danzereccio" sia considerato un'onta e un disonore inaccettabili per un vero post-indie-snob). Nel valutare l'impatto live va anche considerata che, alla bellezza della musica, si aggiunge pure quella della violinista, che già avevo avuto modo di apprezzare in foto, ma dal vivo rende assai di più :)

In ogni caso, questa la scaletta:
God Bless Our Dead Marines
Mountains Made Of Steam
Blank Blank Blank [The Reckoning]
Horses In The Sky
Ring Them Bells (Freedom Has Come And Gone) / Teddy Rooselvet's Guns

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