MUSICA, VITA ED ALTRE AMENITÀ


9.4.06

Domenica delle... palme?

Bene, il mio dovere di cittadino l'ho fatto. Alle 10 ero all'urna a mettere la mia bella crocetta sui "rossi". Dopo lunghe riflessioni, momenti di crisi e panico pre-elettorale e perfino un incubo in cui venivo cacciato dalla cabina elettorale per esser stato dentro troppo tempo a pensare, infine il momento è giunto e ho espresso la mia scelta. Spero non si riveli una scelta sbagliata, visto che per quanto ne so il partito che ho votato rischia di non passare lo sbarramento.
E' anche giusto però combattere questa "sondaggiocrazia" che di fatto mette in pericolo di sopravvivenza interi partiti. Eh già, perché se uno legge che $partito è sotto la soglia di sbarramento, mica lo vota. Il potere dei sondaggi è dunque bello consistente, e forse se ne parla troppo poco. Io già ci ho messo un mese per decidere cosa votare sulla base di programmi, fiducia e peso politico. Figuriamoci se mi devo far intimorire dai sondaggi. Tanto, al peggio, il mio voto buttato non è, ma va su tutta la coalizione.
Che Dio ce la mandi buona. Insomma, sì, se c'è che almeno dia una mano.

Qualche parroco, invece, ha deciso di mettere i bastoni fra le ruote. Facendo finta di fare l'opposto, ovvero di manifestare la neutralità sua e della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Ora, da che mondo è mondo o quantomeno da quando sono nato, a Bergamo la Domenica delle Palme si danno i ramoscelli di ulivo a chi va a messa. Anche oggi per le strade c'era gente armata di rametto d'ulivo (addirittura c'era un tipo fortissimo con mezzo albero secolare e un bandierone dei DS sulla schiena a mo' di mantello), ma ce n'era anche altra con fronde di palma. Questo fingersi "in buona fede" e benintenzionati a non fornire implicite indicazioni elettorali ai fedeli in realtà riflette esattamente lo schema di pensiero opposto, e mi infastidisce anzicheno. Capisco si fosse pronunciata la C.E.I. o chi per lei, ma questa cosa del piccolo parroco che di suo prenda questa iniziativa non mi piace affatto.

ps. Un paio di commenti un po' così.
Il nuovo album dei Flaming Lips è molto bello, non so quelli vecchi perché non li ho sentiti, ma questo è proprio figo. L'ultimo dei Don Caballero brutto non è affatto, come al solito son tutti a martellarlo perché non è all'altezza dei precedenti, ma io mi aspettavo molto di peggio. Ho sentito uno split di The Sea Like Lead e Belegost: post-rock un po' à la GYBE! con qualche punta in stile Pelican. Niente male ma neanche troppo bene.
Wondercity invece, porca eva, non si trova ancora in nessuna edicola, manco a Bergamo. Dovrebbe essere in giro da cinque giorni e invece niente. Che palle. Fa penare, sta Fribucchi.

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