MUSICA, VITA ED ALTRE AMENITÀ


8.9.06

Parano'

E' un periodo di merda. No, lo so che lo dico sempre, ma questo e' proprio un periodo di merda. Ho la sensazione che tutto stia per crollarmi addosso e che in parte lo stia gia' facendo. Mi son reso conto che avrei dovuto fare una serie di cose, non le ho fatte e ora verranno a portare il conto. Letteralmente. Come le valanghe, partono piccole e se non ci stai attento si ingigantiscono lentamente. E arriveranno tutte assieme, perche' le disgrazie non vengono mai da sole.
Ok, e' un periodo di merda soprattutto perche' mi sto imparanoiando per tutto quello per cui mi sarei dovuto imparanoiare prima. Ma questa volta non sono paranoie assurde, no, sono concretissime porca eva. E sono pure nei cazzi con l'uni, porca eva. E' uno di quei periodi che vorrei saltare a pie' pari, via, e' andata come e' andata e non ci si pensa piu'. Non riesco manco a concentrarmi perche' sono ossessionato dalle mille pare - ripeto, non sono cagate esistenziali, sono soldi spesi, soldi da spendere, da aver speso e simili. E un esame che *devo* riuscire a rinviare.

Per fortuna, pero', stasera qualcosa e' riuscito a farmi dimenticare tutto questo per un'oretta. Stefano Benni che legge suoi racconti e poesiole accompagnato da Gianluigi Trovesi (sax, clarinetto) e Paolo Damiani (violoncello). I primi due gia' li conoscevo e amavo, il terzo e' stato una bella scoperta. Benni e' uno dei rare eccezzione alla regola non scritta che vuole che l'autore di un testo sia un cane quando si tratta di recitarlo: tante cose le avevo gia' lette, ma raccontate da lui han fatto tutto un altro effetto. Non solo fa crepare dal ridere, ma sa come creare un'atmosfera con l'intonazione della voce, catapultarti in una scena, in una citta' o in un locale. E, tra un'assurdita' e l'altra, ti infila quella sottile vena di malinconia che, non si sa come, ti fa sentire un cretino ad applaudirlo.

Vabbe'. Comunque dio e' un negro, lo dice anche Benni. Un negro col cappello. E la tromba.

1 comment:

Anonymous said...

Bello eccezione con due zeta. Originale.